Si parla di web 0.0 a Civitacampomarano, dove prendono vita curiose connessioni sociali come Facebook da strada e WhatsApp a gettoni.
Diventa facile immaginare le funzioni di internet, app e tool del web contestualizzate nella vita reale con la street art ironica e intelligente di Biancoshock, artista milanese che rende omaggio al Molise dando il via a un progetto di attivismo urbano.
Così si passa dall’ormai noto web 2.0 al web 0.0: prima di internet e degli smartphone, quando si interagiva con le altre persone semplicemente incontrandole per strada. Proprio quel che ancora accade nel paesino molisano in cui la copertura di rete è talmente scarsa da catturare l’attenzione dei media.
Come si vive nel 2016 senza internet? Risponde lo street artist, dopo avervi trascorso un periodo di tempo, applicando i loghi di alcuni dei più noti siti e social media agli equivalenti offline che da sempre fanno parte della quotidianità.
Ritroviamo quindi tra le vie del paese 12 installazioni che trasformano la bacheca comunale nella dashboard di Facebook e la panchina dove ci si siede a scambiare due chiacchiere veloci in Twitter. Non sono da meno la cassetta della posta che indossa la divisa di Gmail, la cabina telefonica associata a WhatsApp e la motocarrozzetta versione moderna di WeTransfer.
Indimenticabili anche l’anziana del paese che fornisce qualunque informazione come Wikipedia, la tv del bar divenuta YouTube oppure la bottega paragonata a Ebay. Tutto questo per dire che il Molise esiste, esattamente come internet è sempre esistito sotto altre vesti nelle tradizioni e nelle culture popolari. Tu cosa ne pensi?
Fonti: On the road; Scomunicando